I luoghi del viaggio

LECCE, LA FIRENZE DEL SUD

centro storico di lecce 

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Già capitale italiana della cultura nel 2015, Lecce è tra le 6 città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura del 2019.

Culla del Barocco e allo stesso tempo sintesi di epoche diverse, la Firenze del Sud è un vero e proprio scrigno di arte e cultura.

La guida che ti proponiamo ti introduce gli edifici più importanti che potrai visitare in città.

Portala con te quando farai un tour in questa splendida perla del Salento.

E goditi queste bellezze eccelse… magari dopo aver assaggiato il buon Pasticciotto leccese, una pastafrolla cotta in forno e ripiena di crema, o la Puccia, la fragrante pagnotta salentina farcita con i tipici sapori pugliesi.

1.Il centro storico

È ricchissimo di chiese, monasteri, palazzi monumentali ed antiche costruzioni che testimoniano il susseguirsi di epoche diverse.

Camminando per le vie del centro storico godrai dello spettacolo offerto dalla coesistenza di capolavori dell’architettura romanica, rinascimentale e barocca, come l’Anfiteatro romano, il Castello di Carlo V, le 3 Porte, i palazzi rinascimentali, le chiese barocche.

Il tutto investito da una luce surreale, avvolgente, intensa, uno spettacolo dorato che si ha per effetto dall’aspetto caldo della pietra leccese presente nei palazzi che costellano le vie del centro, e che si manifesta in tutto il suo splendore al tramonto.

Una volta considerata “il marmo dei poveri”, la pietra leccese è oggi tra i materiali più pregiati della Puglia.

Troverai numerose botteghe in cui artigiani realizzano oggetti in pietra leccese e in cartapesta.

Tra un palazzo ed un altro del centro storico, trova il tempo per trovare un po’ di refrigerio alla Villa Comunale di Lecce, che puoi raggiungere in Piazza S. Oronzo.

È detta anche “Villa della lupa” perché in passato ospitava una gabbia in cui erano rinchiusi dei rari esemplari di lupi.

Polmone verde nel cuore della città, è un luogo incantevole, perfetto per i bambini, popolato da leccesi e turisti.

Nella villa puoi trovare:

  • i 22 busti di “uomini illustri della Terra d’Otranto” , busti scultorei in pietra ed in marmo dislocati in diverse parti del parco; tra questi quelli di Giuseppe Garibaldi e dell’illustre naturalista leccese Gaetano Stella, che acquistò le prime piante del parco;
  • una grande fontana adiacente a due strutture architettoniche in stile neoclassico;
  • un tempio in stile neoclassico avente forma circolare, caratterizzata da una cupola maiolicata di colore verde che sovrasta un architrave decorato sorretto da 8 colonne con capitelli corinzi.

2.Il Duomo

duomo di lecce

È la cattedrale, dedicata a S. Maria Assunta.

È tra le chiese più importanti d’Italia.

Fu costruita nel 1144 e poi restaurata in stile romanico nel 1230.

Nel 1656 l’architetto Zimbalo la trasformò in un elegante edificio barocco per volere del Vescovo Luigi Pappacoda.

Ha un campanile seicentesco a 5 piani, l’ultimo coperto da una cupola ottagonale maiolicata su cui è posta la statua di S. Oronzo.

È alto 72 m e dalla sua sommità si vede il mare.

Presenta due prospetti:

  • un prospetto laterale scenografico, suddiviso in 5 parti da colonne e paraste e con un portale circondato dalle statue di S. Giusto e S. Fortunato;
  • una facciata principale semplice,  che si bipartisce in due ordini e comprende le statue dei Santi Pietro e Paolo, S. Gennaro e S. Ludovico da Tolosa.

Il suo stile sobrio equilibra lo sfarzo decorativo della facciata laterale.

La statua di S. Oronzo, che si erge maestosa e superba, affiancata visivamente dalle nicchie di S. Giusto e S. Fortunato, costituisce il centro visivo del complesso architettonico.

Al suo interno sono da notare:

  • gli altari dedicati all’Addolorata, S. Giusto, S. Carlo, S. Giovanni Battista, all’Annunziata (dove puoi vedere una splendida riproduzione del Presepe del 1545 ad opera dello scultore Gabriele Riccardi), S. Fortunato, S. Filippo Neri.
  • lo splendido soffitto in legno, in cui campeggiano i dipinti che raffigurano le storie di S. Oronzo, la Predicazione di S. Dromo, la Protezione dalla peste e il Martirio di S. Dromo, l’Ultima Cena; le tele sono incorniciate da una doratura radiosa eseguita da Giuseppe da Brindisi;
  • le tele di Domenico Catalano nella sacrestia e nella sala Capitolare;
  • l’altare maggiore dedicato a Maria Assunta, capolavoro realizzato nel 1744 dai marmorai napoletani per volere del Vescovo Sersale;
  • l’incantevole cripta dedicata a Santa Maria della Scala, definita “un racconto fatto di pietra”,  di origine medievale che occupa la zona che si trova al di sotto alla navata trasversale, il coro e l’altare maggiore;

ha una struttura a 3 navate e una volta sostenuta da 92 colonne disposte in 4 file, con i capitelli decorati da angeli con i simboli dell’Eucaristia e della Passione, stemmi ecclesiastici e privati, aquile, leoni alati, sirene;

  • il monumentale organo maggiore, inaugurato nel 1913, avente 3205 canne;
  • l’organo positivo, a pavimento, nel braccio sinistro del transetto, costruito nel 1989, avente sistema di trasmissione totalmente meccanico.

3. La Basilica Santa Croce

basilica santa croce

Esempio eccelso del barocco leccese, la trovi in via Umberto I.

Completata in un’armonica e mirabile architettura scenografica dal Palazzo dei Celestini, oggi sede del Palazzo del Governo, la sua edificazione risale al 1548.

Commissionata dall’Ordine dei Celestini, vide il coinvolgimento dei maggiori architetti e decoratori del Salento, come Cesare Penna, Gabriele Riccardi e Giuseppe Zimbalo.

La parte inferiore della facciata della Basilica è in stile rinascimentale ed è costituita da 6 colonne a fusto liscio con capitelli zoomorfi che dividono la struttura in 5 aree.

Le immagini che vedi scolpite sulla facciata seguono le indicazioni della spiritualità benedettina di cui fa parte la Congregazione dei Celestini.

Sulle porte laterali trovi esposti gli stemmi dell’Ordine dei Celestini.

Nella parte superiore della facciata spicca il grande Rosone di ispirazione romanica, che si presenta come un vero e proprio vortice di foglie di acanto e cerchi finemente decorati.

Ai lati due colonne corinzie aventi a fianco le statue di San Benedetto e San Celestino, ciascuna posta in una nicchia.

Oggi tra le maggiori attrazioni della città, in passato le decorazioni barocche della Basilica sono state criticate e ritenute di pessimo gusto.

Al suo interno non perderti l’Altare a 6 colonne nella cappella di San Francesco da Paola: realizzato da Zimbalo nel 1635 e decorato con 12 formelle che raffigurano le scene del santo, è considerato tra le più notevoli espressioni del barocco leccese.

 

Se ti capita di assistere ad un concerto d’organo nella Basilica porterai a casa un’esperienza straordinaria!

E quando entrerai, trova i 5 visi nascosti della Basilica di Santa Croce….

4. Il Castello di Carlo V

castello di carlo V

Lo trovi poco distante da Piazza S. Oronzo.

Carlo V lo fece costruire nel 1539 per difendere Lecce dalle incursioni straniere provenienti dal mare.

Ne affidò la realizzazione a Gian Giacomo dell’Acaya, ingegnere ufficiale del Regno di Napoli.

La fortezza ha la forma di quadrilatero irregolare a stella con i bastioni agli angoli: i bastioni di S. Croce, di S. Martino, di S. Giacomo e S. Trinità.

Gli spigoli appuntiti ma non retti degli angoli del castello avevano appunto la funzione di dissuadere l’avanzata dei nemici.

Il castello aveva inoltre molti cannoni disposti in punti visibili ancora oggi.

La struttura è stata utilizzata in diversi modi nel corso degli anni: teatro nel XVIII secolo, caserma in tempi più recenti, oggi è sede dell’Assessorato della Cultura.

Al suo interno potresti assistere d eventi e manifestazioni culturali e a mostre d’arte ed enogastronomiche.

Non perderti al suo interno il Salone della Duchessa, che trovi al primo piano.

5. La Piazza Sant’Oronzo

statua sant oronzo

È la piazza più importante di Lecce.

Ospita la Colonna S. Oronzo, l’Anfiteatro Romano, il Palazzo del Sedile, la Chiesa San Marco e la Chiesa S. Maria delle Grazie.

Presenta un suggestivo pavimento mosaicato che raffigura lo stemma della città.

Qui troverai il famoso Caffè Alvino dove potrai assaggiare i gustosi Pasticciotti leccesi.

La Colonna S.Oronzo fu portata nel 1656 e donata dalla città di Brindisi per omaggiare S. Oronzo, a cui venne riconosciuto il merito di aver protetto la città dalla peste.

Costruita in legno e rivestita di rame, fu realizzata con i resti di un’antica colonna romana.

La statua, che si erge a 29 metri di altezza, fu invece realizzata nel 1739, con cui Lecce aveva floridi rapporti commerciali.

Testimonia la relazione tra le due città e l’insediamento veneziano in terra salentina la Chiesa San Marco, che fece assumere alla piazza l’appellativo di”Piazza dei mercanti”.

Affianco alla Chiesa San Marco, trovi il Palazzo del Sedile, sede del Municipio fino al 1851, poi sede del Museo Civico, oggi Ufficio Turistico  e spazio culturale per eventi e mostre d’arte.

La struttura presenta 4 grandi pilastri con grandi arcate a sesto acuto in stile gotico.

La parte superiore del palazzo è in stile veneziano ed è costituita da logge con archetti.

Nella grande sala interna potrai ammirare affreschi di figure allegoriche e di scene della vita di S. Irene.

Guardando al soffitto vedrai invece affreschi sulla vita di Carlo V.

6. L’Anfiteatro Romano

anfiteatro romano

Di indubbio valore storico, è un vero e proprio pezzo di storia in pieno centro storico.

Si trova, per la precisione, al centro della Piazza S. Oronzo.

Oggi è usato per concerti e spettacoli all’aperto e, nel periodo natalizio, vi viene allestito uno splendido presepe che occupa tutto l’anfiteatro.

È stato scoperto per caso all’inizio del ‘900 durante gli scavi per la realizzazione del Palazzo della Banca d’Italia.

Costruito in età imperiale, aveva una capienza di circa 25000 spettatori.

Ora è visibile solamente un terzo dell’intera struttura, il resto resta nascosto nel sottosuolo della piazza.

Puoi comunque visitarlo con una visita guidata.

Potrai ammirare l’arena di forma ellittica, le gradinate e il porticato con i suoi robusti e numenrosi pilastri.

7. Le Porte di Lecce

Sono 3.

7.1. Porta Rudiae

porta rudiae

Permetteva l’ingresso in città dalla strada proveniente da Rudiae, l’antico centro abitato a 3 km da Lecce, noto per aver dato i natali a Quinto Ennio, scrittore e padre della letteratura latina.

Le statue che vedi in alto raffigurano S. Oronzo ed i fondatori di Lecce.

Più in basso è l’epigrafe che racconta la leggenda dell’origine della città.

2. Porta Napoli

porta napoli

Permetteva l’ingresso a Lecce dalla strada che arrivava da Napoli, la Capitale del Regno.

Fu costruita nel 1548 in onore di Carlo V.

Sul timpano (ossia la superficie triangolare compresa nella cornice del frontone)  puoi vedere scolpita l’aquila bicipite, che è lo stemma di Carlo V.

7.3. Porta San Biagio

porta san biagio

Permette l’accesso al nucleo antico di Lecce dal sud del Salento.

Alta 17,3 metri, è imponente e suggestiva soprattutto con l’illuminazione serale.

In alto espone gli stemmi di Ferdinando di Borbone IV e della città di Lecce.

8. Le Chiese ed i Monumenti del Barocco

8.1.Il Seminario

seminario

Lo trovi in Piazza del Duomo.

Fu realizzato tra il 1614 e il 1709 per volere del Vescovo Pignatelli.

L’interno è un vero e proprio scrigno di opere d’arte tra dipinti, tele, statue, busti distribuiti nelle diverse sale e raffiguranti scene dell’Antico Testamento, vite dei santi, apostoli,profeti,…

Le sculture, gli argenti, i paramenti liturgici presenti documentano la storia artistica della Chiesa di Lecce e il suo ruolo nella vita dei fedeli nel corso degli anni.

Notevoli gli 8 busti in pietra leccese che ritraggono i Dottori della Chiesa: S. Agostino, S. Ambrogio, S. Atanasio, S. Bonaventura, S. Giovanni Crisostomo, S. Girolamo, S. Gregorio, S. Tommaso d’Aquino.

Al centro dell’atrio puoi vedere il Pozzo del Palazzo del Seminario.

Nei momenti di ricreazione i seminaristi usavano passeggiare nell’atrio ed appoggiarsi alla balaustra per le loro letture.

Al 1° piano trovi il Museo Diocesano e la Biblioteca Innocenziana, che contiene 10000 volumi, alcuni dei quali molto antichi, risalenti al ‘400 e al ‘500.

8.2. La Chiesa di Santa Chiara

chiesa Santa Chiara

La trovi in Piazza Vittorio Emanuele, alle spalle dell’Anfiteatro Romano, nel cuore della movida leccese.

La facciata è davvero incantevole soprattutto di sera, impreziosita dai mille riflessi dorati.

 

Costruita nel XV secolo, puoi trovare al suo interno degli altari splendidi, ornati con colonne tortili (cioè attorcigliate in spire , ritorte lungo l’asse verticale).

Pregevole è l’Altare Maggiore, decorato riccamente con motivi architettonici.

Caratteristico è il soffitto in cartapesta.

Inoltre non perderti le statue lignee in stile napoletano e i tanti dipinti presenti, in particolare la splendida Tela di Santa Agnese in sacrestia.

All’interno della chiesa c’è una statua realizzata in cartapesta ma che sembra fatta di marmo. Saresti in grado di individuarla?

8.3. La Chiesa di Sant’Irene o Chiesa dei Teatini

chiesa sant irene

Puoi visitare questa chiesa in Corso Vittorio Emanuele, di fronte a Piazza S. Oronzo.

È intitolata a Santa Irene.

Nel 1400 i leccesi le attribuirono il merito di aver salvato la città dal terremoto e la vollero come loro patrona.

Mantenne questo titolo fino a quando papa Alessandro IV proclamò patrono di Lecce S. Oronzo nel 1656, anno in cui un’epidemia di peste mieté numerose vittime nel Regno di Napoli mentre risparmiò il popolo leccese. Il miracolo di intercessione venne attribuito questa volta a S. Oronzo.

Venne costruita dall’Ordine religioso dei Teatini e l’architetto che la progettò fu il sacerdote teatino Francesco Grimaldi.

Volle costruirla “in umbelico civitatis”, precisamente al centro della città, e a tal scopo si narra che fosse salito sulla torre di avvistamento, che sorgeva in Piazza Duomo, dove ora si trova il campanile.

La edificò su imitazione della Basilica S. Andrea della Valle a Roma.

Sulla trabeazione del portale puoi leggere la scritta latina “Irene Virgini et Martiri” dedicata alla Santa.

Il prospetto è tipico dell’architettura della Controriforma, semplice ed elegante.

Sul portale puoi vedere la statua di Santa Irene, che vi venne posta nel 1717.

Affiancano alla statua ci sono due colonne scanalate.

Sopra, sulla trabeazione, il simbolo della città di Lecce: la lupa sotto un albero di leccio coronato.

L’interno si presenta ad un’unica navata con 6 cappelle laterali, 3 per lato, comunicanti tra loro e coperte da cupolette ellittiche.

Qui puoi trovare gli altari di S. Carlo Borromeo, S. Stefano, S. Gregorio ed ancora dell’Angelo Custode, delle Anime del Purgatorio e della Vergine del Buon Consiglio.

Trovano spazio nei bracci destro e sinistro del transetto gli altari di S. Andrea Avellino e della Sacra Famiglia.

Tutti gli altari sono ricchi di decorazioni tipiche del Barocco che raffigurano angioletti, fiori, frutta e colonne tortili.

Interessante è la Cappella di S. Irene, che fu realizzata a spese dei cittadini nel 1652.

Sopra l’altare maggiore puoi vedere la statua di S. Irene con in mano la città di Lecce.

Ai lati di S. Irene le statue di S. Oronzo e S. Giusto, all’epoca copatroni di Lecce.

Alle sue spalle la tela del Trasporto dell’Arca, considerata dai critici d’arte una delle opere più importanti e mature del pittore leccese Oronzo Tiso.

Prima di proseguire il tour fa un salto in sacrestia: sui muri ospita tele di valore inestimabile, tra queste il dipinto della Madonna della Libera.

8.4. La Chiesa di San Matteo

chiesa San Matteo

La trovi in Via dei Perroni.

Realizzata tra il 1667 ed il 1700, è importante per via del suo prospetto:

  • convesso nella parte inferiore,
  • concavo nella parte superiore,

che si differenzia dai canoni del barocco leccese.

Il rapporto concavo-convesso è stato paragonato a quello della chiesa romana di San Carlo alle 4 Fontane del Borromini.

L’interno è ad un’unica navata avente forma ellittica.

Ai lati puoi mirare le statue dei 12 Apostoli , monumentali.

Ciascuna statua è rialzata ed addossata ad una parasta coronata da capitelli.

Tra una statua e l’altra altari e tele, tra queste quelle raffiguranti S. Oronzo, la Sacra Famiglia, Sant’Anna con Maria Bambina.

8.5. La Chiesa di San Giovanni Battista

chiesa san giovanni battista

Da includere nel tuo tour turistico, la trovi in Via Giuseppe Libertini, in centro storico, a pochi passi da Porta Rudae.

È conosciuta anche come Chiesa del Rosario.

Fu realizzata tra il 1681 e il 1728 su progetto dell’architetto Zimbalo.

Papa Pio XII l’ha battezzata come Basilica Minore nel 1948.

Il prospetto si presenta diviso in due parti.

Nella parte inferiore il portale è sormontato dalla statua di S. Domenico di Gutzman.

Ai lati due colonne affiancate da due nicchie contenenti le statue di S. Giovanni Battista e del Beato Francesco dell’Ordine dei Predicatori.

Ai lati del prospetto due plini , uno dei quali sostiene la statua di S. Tommaso d’Aquino.

A suddividere le due parti della facciata una balaustra ornata di trofei di fiori e figure che riproducono le visioni del profeta Ezechiele.

Al centro della balaustra trova spazio la statua della Vergine.

L’interno è a croce greca e presenta un ottagono centrale avente su ciascun lato un altare barocco.

Lungo il perimetro trovano posto 12 cappelle, che ospitano bellissimi altari barocchi .

Altari di indubbia bellezza sono posti anche lungo i bracci della croce greca.

Sulla parete di fondo puoi scorgere la tela della Predicazione del Battista.

Il pulpito della chiesa è in pietra leccese cesellato con la raffigurazione delle visioni dell’Apocalisse.

8.6. La Chiesa del Carmine

chiesa del carmine

È fuori dal circuito turistico abituale, facilmente inosservata stretta com’è tra i palazzi circostanti, ma vale la pena visitarla!

La trovi passeggiando nel centro storico in direzione della stazione, accanto al restaurato ex convento carmelitano di Santa Maria del Carmine, oggi sede del rettorato dell’Università del Salento.

Gli scavi per i lavori di restauro han fatto rinvenire un fossato medievale, un tratto di mura messiapiche e delle fortificazioni cinquecentesche.

Come puoi vedere dalla foto, la facciata, attraente per la sua simmetria, è divisa in 3 ordini sovrapposti.

Il 1° ordine presenta 4 nicchie disposte simmetricamente, che ospitano le statue dei due santi carmelitani S. Angelo di Gerusalemme e S. Alberto degli Abati e dei due profeti Elia e Eliseo.

Il 2° ordine è composto da un finestrone al centro affiancato da 2 nicchie che ospitano le statue delle sante carmelitane S. Teresa d’Avila e S. Maria Maddalena de’ Pazzi.

Il 3° ordine espone un frontone di ispirazione classica.

All’interno la pianta riproduce la forma di un piede umano, una variazione della pianta a croce greca.

Al centro del presbiterio svetta la cupola che all’esterno è rivestita da maioliche a squame bianche e verdi e primeggia sul quartiere di Lecce circostante per la sua grandezza ed è abbagliante nei giorni di sole.

Ciascun lato della navata espone 3 cappelle, con tele, pale d’altare ed altari barocchi:

  • nel lato sinistro trovi gli altari dedicati a S. Elia Profeta, sovrastato dalla Pala dello stesso Profeta Elia, alla Madonna Addolorata, con una statua lignea di Cristo alla Colonna, e alla Madonna Annunziata corredato da una tela dell’Annunciazione;
  • nel lato destro trovi l’altare dedicato a S. Michele Arcangelo con un altorilievo che riproduce l’Arcangelo realizzato in terracotta argentato, l’altare dedicato a Santa Teresa del Bambino Gesù.

E ancora, nel transetto trovi:

  • nel braccio sinistro l’altare della Purificazione della Beata Vergine Maria con le statue degli Evangelisti realizzate in pietra, una statua della Vergine del Carmelo in legno,  una tela che raffigura la Presentazione della Vergine al Tempio; l’altare di San Nicola e di S. Antonio abate;
  • nel braccio destro l’altare dedicato a San Francesco da Paola, con la statua del santo in cartapesta, l’altare dedicato a S. Anna, con la tela che rappresenta la Sacra Famiglia con S. Anna e S. Gioacchino, e l’altare dedicato alla Santissima Trinità.

Il transetto è la zona che all’altezza del presbiterio interseca perpendicolarmente la navata centrale.

Sul presbiterio puoi mirare l’altare maggiore avente andamento concavo.

Dietro all’altare, il coro ospita numerose tele, tra cui l’Annunciazione della Vergine,  i Profeti Elia ed Eliseo, San Giovanni Battista, Sant’Oronzo, Sant’Onofrio, santa Irene, Sant’Orsola con le compagne, la Crocifissione ed altre ancora.

Volgendo lo sguardo in alto:

  • sull’abside, in chiave all’arco trionfale, spicca il dipinto che rappresenta l’Eterno Padre;
  • nel soffitto è incastonata la tela della Vergine del Carmelo.

Non perderti il chiostro del convento annesso alla chiesa: un vero e proprio scrigno d’arte!

8.7. La Chiesa delle Alcantarine

chiesa delle alcantarine 

È facile da raggiungere. La trovi in Piazza S. Oronzo, di fronte all’Anfiteatro.

Venne costruita in soli 5 anni.

La facciata è costituita da 3 ordini sovrapposti:

  • la parte inferiore alterna paraste doppie e le nicchie con le statue di S. Raffaele Arcangelo, S. Antonio di Padova, S. Francesco d’Assisi e S. Michele Arcangelo, realizzati in pietra leccese.
  • la parte superiore, al di sopra della trabeazione, è caratterizzata da un finestrone centrale circondato dalle nicchie che contengono le statue di S. Pietro d’Alcantara e S. Pasquale Baylon.

Nell’interno potrai mirare il pavimento ottocentesco  policromo dai mattoni smaltati e le tele poste sopra gli altari, che trovi nelle cappelle laterali.

Tra queste degne di nota sono la “Vergine col Bambino”, l’ ”Adorazione dei Pastori”.

Ancora le opere scultoree in cartapesta “La Madonna delle Grazie o della Provvidenza”, nota come “Madonna delle ciliegie”, S. Antonio abate e S. Pietro a mezzo busto.

8.8. La Chiesa del Gesù

chiesa del Gesù 

La trovi in Via degli Antonietta.

Fu progettata dal Padre Gesuita Giovanni  De Rosis nel XVI secolo.

L’architetto si ispirò alla Chiesa del Gesù di Roma, la madre delle Chiese della congregazione dei Gesuiti.

Il prospetto si presenta sobrio e lineare ed è diviso in due parti.

Nella parte inferiore puoi vedere il portale d’ingresso sormontato dallo stemma della Compagnia di Gesù, attorniato da due angeli.

La parte superiore presenta un finestrone centrale, sormontato da una nicchia contenente la statua del Bambin Gesù, ed affiancato da due finestre laterali.

L’interno è a croce latina con 4 cappelle.

Spiccano:

  • l’altare maggiore in pietra leccese, scenografico, posto sul presbiterio, realizzato da Giuseppe Cino; l’altare ospita i dipinti del ‘700:
    • la Circoncisione di Gesù;
    • i Dottori della Chiesa;
    • l’Incoronazione della Vergine di Oronzo Tino.
  • il coro ligneo in noce, realizzato dai Monaci Benedettini, subentrati ai Gesuiti;
  • la tela della Vergine col Bambino con i Santi Ignazio di Loyola, Stanislao Kostka e Luigi Gonzaga di Serafino Elio.

Sono solo alcuni dei tesori che puoi apprezzare nella città salentina.

Non resta che stampare la guida, munirti della macchina fotografica ed avventurarti!

Scarica la guida

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