Dal 13 giugno del 2022 sono in vigore le nuove regole sul Conto termico 2.0 per i generatori a biomasse, grazie al decreto legislativo 199/2021. Lo scopo è quello di rendere sempre più facile l’accesso a fonti di energia termica e favorire interventi di efficienza energetica. L’incentivo, in poche parole, consiste nella sostituzione di una caldaia a gasolio con una caldaia a pellet e si va ad inserire in un contesto storico di difficoltà per il bilancio energetico nazionale in cui diventano, appunto, sempre più importanti le fonti di energia green come le biomasse. Andremo quindi ad analizzare nello specifico tutti i dettagli del nuovo Conto termico 2.0
Conto termico 2.0 come funziona?
Prima di vedere nel dettaglio le novità del Conto termico 2.0 dobbiamo andare a vedere in che cosa consiste questo incentivo statale. Tale agevolazione è stata introdotta, nella versione snellita, nel 2016 e da questo momento in poi essa copre sino al 65% delle spese sostenute per l’incremento dell’efficienza energetica e la creazione di energia termica attraverso fonti rinnovabili.
L’incentivo consiste nella messa a disposizione di 900 milioni di euro annui a disposizione di imprese, private e pubbliche amministrazioni. L’accredito avviene in maniera diretta sul conto corrente del beneficiario con un limite massimo di circa 5000 € per rata. Per quanto riguarda invece i tempi, l’accredito può essere ricevuto dal beneficiario entro i due mesi dalla stipula della convenzione.
Conto termico 2.0: i soggetti beneficiari e le modalità di accesso
I soggetti beneficiari che possono accedere all’incentivo del Conto Termico 2.0 sono:
- Le pubbliche amministrazioni: all’interno di questa categoria sono compresi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, infine le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
- I soggetti privati: i privati possono provvedere alla richiesta in modo del tutto autonomo oppure servendosi dell’ausilio di una una ESCo (Energy Service Company).
Le modalità di accesso al Conto Termico 2.0 sono due:
- Accesso diretto: bisogna inviare la domanda entro sessanta giorni dalla fine dei lavori. È possibile fruire di un iter semplificato in caso di installazione di apparecchi di piccola taglia (per caldaie fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2).
- Prenotazione dell’incentivo: questa possibilità è concessa solamente alle pubbliche amministrazioni e alle ESCo alle quali è concessa la possibilità di poter prenotare l’accesso all’incentivo prima dell’inizio dei lavori, usufruendo, inoltre, di un acconto delle spettanze all’avvio dei lavori.
Conto termico 2.0: le novità
Le nuove regole per chi decide di sostituire o installare un impianto di riscaldamento a biomasse usufruendo del Conto Termico 2.0 sono, in particolare, due:
- Se si desidera sostituire una vecchia caldaia a biomasse affinché si voglia ottenere l’agevolazione, è necessario che il nuovo generatore abbia una certificazione energetica di quattro stelle o superiore.
- Se invece vuoi sostituire una vecchia caldaia alimentata a gasolio, olio combustibile o carbone, il nuovo impianto deve avere la certificazione ambientale con classe di qualità 5 stelle.
Per qualsiasi informazione in merito, contatta Hidropoint e ti forniremo la migliore consulenza.