Lo scorso mese il Parlamento ha approvato la Legge di Bilancio presentata dal Governo.
Ed ora? È legge o è solo una bozza? Quando diventa legge? Quali passi dovrà attraversare per essere effettiva?
Percorriamo l’iter di approvazione della Legge di Bilancio e scopriamo se e perché presenterà eventuali modifiche rispetto alla bozza appena presentata.
1. Il Governo presenta la Nota di aggiornamento del DEF.
La Nota di aggiornamento del DEF aggiorna gli obiettivi programmatici del DEF presentato nel mese di aprile dell’anno corrente.
Tali indicazioni sono alla base degli orientamenti programmatici riportati nella bozza della Legge di Bilancio.
Il DEF è il Documento di Economia e Finanza.
Riporta la strategia di economia e finanza pubblica che il Governo propone al Parlamento per il triennio successivo.
2. Il Governo presenta la Nota propedeutica alla Legge di Bilancio al Parlamento.
La Nota propedeutica alla Legge di Bilancio è un disegno di legge.
Contiene la manovra di finanza pubblica per il triennio successivo (2018 – 2020).
Indica le misure finanziarie necessarie e la loro quantificazione economica.
Tali misure servono allo Stato per raggiungere gli obiettivi riportati nella Nota di aggiornamento del DEF.
3. Il Parlamento deve votare la Nota propedeutica alla legge di Bilancio, ossia il testo provvisorio della Legge di Bilancio, entro 15 giorni.
4. L’Italia propone la strategia contenuta nel disegno di legge all’Europa inviando alla Commissione Europea e all’Eurogruppo il Draft Budgetary Plan.
Il Draft Budgetary Plan è il documento programmatico di bilancio, che evidenzia:
– le linee di intervento proposte dal Governo
– la quantificazione delle risorse da devolvere
per rispettare le direttive europee.
L’Eurogruppo comprende i Ministri delle Finanze dei 19 Stati che adottano l’Euro.
Riceve i documenti programmatici di bilancio di tutti i Paesi dell’area Eurogruppo.
La Commissione Europea:
– verifica l’aderenza delle strategie proposte dai singoli stati agli impegni presi nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica;
– esprime un 1° parere sul disegno di legge.
Il giudizio definitivo sulla manovra finanziaria avviene poi nella primavera successiva.
Tale parere viene preso in considerazione per apportare eventuali limature al disegno di legge nel momento di diventare legge effettiva nell’approvazione di fine dicembre.
5. Intanto il Parlamento italiano:
- approva il disegno di legge di bilancio;
- lo presenta alla Commissione di Bilancio del Senato;
- presenta gli emendamenti al disegno di legge.
Gli emendamenti sono modifiche del testo normativo proposte dai parlamentari di maggioranza e di opposizione.
6. La Commissione di Bilancio:
- valuta gli emendamenti;
- li vota se li ritiene ammissibili.
Se il voto è:
– positivo, modifica l’articolo del disegno di legge;
– negativo, l’articolo del disegno di legge resta come presentato dal Governo.
7. Terminata questa fase, il Parlamento vota il testo della Legge di Bilancio modificato.
8. Il testo approvato viene inviato al Senato per ripercorrere lo stesso iter.
9. Approvato dal Senato, il disegno di legge viene inviato alla Camera dei Deputati per la rilettura.
10. La Camera dei Deputati:
– apporta eventuali modifiche richieste dai Partiti o provenienti da Bruxelles;
– lo approva;
– lo fa diventare Legge dello Stato Italiano entro il 31/12.
Il disegno di legge che abbiamo esaminato non è definitivo e non è esente da apporti e modifiche.
Bonus, detrazioni ed incentivi fiscali possono essere confermati, modificati, aggiunti o eliminati.
Quel che esaminiamo ad ottobre è la direttiva su cui Governo, Parlamento e Senato stanno lavorando.
Per avere la legge definitiva, sulla quale si baseranno adempimenti ed incentivi fiscali per il prossimo anno, dobbiamo aspettare il 31/12.
La bozza esaminata è un punto di partenza da cui la legge definitiva sta prendendo forma.