Fisco

Il Conto Termico 2.0

 

conto termico

 

Il Conto Termico 2.0 è una misura di incentivazione che mira a promuovere piccoli interventi di:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il suo obiettivo a lungo termine è migliorare il rendimento globale dell’energia in italia.

L’ente che ha la funzione di gestire gli incentivi del Conto termico è il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

Introdotto per la 1a volta nel 2012, il Conto Termico 2.0 è entrato nuovamente in vigore il 31/05/2016, a seguito del DM 16/02/2016.

I soggetti che possono beneficiare del conto termico sono:

  1. i privati:
  • persone fisiche
  • condomini
  • titolari di reddito agricolo o reddito di impresa
  • onlus
  • parrocchie
  • enti ecclesiali e di culto

2. le Pubbliche Amministrazioni

  • tutte le amministrazioni dello Stato
  • le società a patrimonio interamente pubblico
  • gli ex Istituti Autonomi Case Popolari;
  • le società Cooperative Sociali;
  • le cooperative di abitanti.

I soggetti ammessi (sia privati che Pubbliche Amministrazioni) possono richiedere gli incentivi:

  • direttamente, mediante procedura diretta;
  • tramite ESCo certificate.

Le ESCo sono società che effettuano diagnosi energetiche con lo scopo di individuare aree di miglioramento dell’impiego dell’energia e stilare un progetto per la riduzione dei consumi.

La domanda di accesso alle agevolazioni va fatta tramite il Portaltermico, che è il sito predisposto dal GSE.

Va effettuata:

  • entro 60 giorni dalla fine dei lavori in caso di accesso diretto;
  • prima di realizzare gli interventi in caso di prenotazione.

Per le Pubbliche Amministrazioni e le ESCo è infatti possibile la prenotazione per interventi ancora da realizzare.

Gli interventi agevolati sono:

  • quelli finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica (per le sole Pubbliche Amministrazioni);
  • quelli di produzione di energia termica da rinnovabili, come:

1. sostituzione dell’impianto di riscaldamento con:

  • caldaie, stufe e termocamini a biomassa;
  • pompe di calore;
  • sistemi ibridi a pompe di calore.;

2. installazione di collettori solari:

  • ad integrazione dell’impianto di riscaldamento;
  • per la produzione di ACS;
  • per i processi produttivi;

3. sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

L’ammontare dell’incentivo dipende dai parametri caratteristici dell’intervento e può arrivare fino al 65% della spesa.

Non si tratta di una detrazione ma viene corrisposto come pagamento diretto:

  • in un’unica rata se l’incentivo totale è inferiore a 5000 €;
  • in 2 o 5 anni in relazione all’entità dell’intervento.